Da un blog che parla di vino mi aspetterei come minimo una strenua difesa corporativa da qualsiasi effetto eventualmente nefasto che riguardi la nostra amatissima bevanda, sport nel quale peraltro potremmo segnalarvi una quantità smodata di professionisti della supercazzola carpiata.
E invece no.
Tocca dire le cose come stanno e non come vorremmo che fossero, un po’ di buonsenso è necessario alla causa e una potente dose di buona fede non guasta, per onorare un contratto non scritto con chi legge e tenderebbe a fidarsi.
Io non ho la tv vera e propria, la mia tv è YouTube e ogni volta che fluttuo negli universi sociali digitali penso sempre a quel genio che è stato Umberto Eco quando disse che «I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli». Una grande verità a metà perché gli strumenti social hanno anche permesso di liberare energie creative e informative di genere vario, dando sfogo ad autori spesso ignoti e dall’affidabilità molte volte certa.
Facciamo una prova.
Conoscete il canale Cartoni Morti? E l’Andrea Lorenzon che ci sta dietro?
Bene, se non fate parte di quel 1,35 milioni di iscritti state per fare una scoperta abbastanza rivelatrice.
Già alcuni titoli di video potrebbero lasciare indizi potenti – Alessandro Borghese giudica un treno, Alessandro Borghese giudica un cimitero, Insalatona a MASTERCHEF – ma ci sono finito solo in seguito.
Se volete farvi un regalo piuttosto che perdere tempo in tante letture inutili, dedicate 14:05 minuti della vostra vita a guardare questo video, quello che mi ha fatto scoprire i Cartoni Morti: Il NUCLEARE: I dubbi più grossi (il cui sottotitolo potrebbe essere: tutto quello che sai, o meglio pensi di sapere, sul nucleare è falso).
Per capire quanto sia attendibile un prodotto divulgativo, spesso la miglior cosa è fare la tara su qualcosa che si conosce un po’ meglio e qui entra in gioco il secondo video del giorno, il piatto principale, main course dell’articolo, 4:49 minuti che vanno dritti al punto per demistificare tante baggianate che tocca sentire e leggere in giro sul tema: ALCOL: quanto fa male?
A quel che viene detto nel video linkato qui sotto c’è da aggiungere davvero poco o nulla. Altri approfondimenti seguiranno perché la materia è complessa e la ricerca non si ferma mai ma intanto partiamo dal consolidato, da quel che possiamo prendere per buono. Video gratuito e fatto molto bene, andrebbe imparato a memoria per rispondere a chi dice altro.
Buona visione e spazio aperto nei commenti per i ringraziamenti del caso.
Anticipatamente “Prego, non c’è di che”.
[Per i curiosi del genere, ecco qualche link da Intravino per avere una bella panoramica: L’alcol fa bene e tutti i falsi miti sul tema. Smontati, Vino e salute, smettiamola una volta per tutte, Ancora su vino e salute. Arriva il Simposio di Assoenologi tra alimentazione e benessere (gulp!).]