Nel mondo del vino lo sanno praticamente tutti. Da ormai 20 anni, Diam Bouchage è l’unico produttore a fornire una soluzione di sicurezza organolettica con tappi di sughero garantiti singolarmente senza TCA rilasciabile. Non è un caso, insomma, che l’azienda francese sia diventata leader mondiale nei tappi di sughero tecnologici per vini fermi, spumanti e liquori. 2,7 miliardi di tappi prodotti e commercializzati ogni anno rendono evidente il concetto.
L’intera filiera vinicola riconosce oggi che Diam Bouchage abbia risolto definitivamente l’annoso problema del sentore di tappo. Una piccola rivoluzione copernicana per vendicare tutte quelle bottiglie che, nella storia, sono state rovinate da una chiusura malefica.
Un simile conseguimento è stato il felice frutto di anni e anni di ricerche in collaborazione con università di tutto il mondo, con investimenti massicci in ricerca e sviluppo finalizzati alla creazione di un polo tecnologico integrato con annesse capacità industriali.
Mentre altri produttori di tappi continuano a lavorare sulla riduzione delle contaminazioni dovute al TCA, l’argomento è ormai chiuso per Diam Bouchage, che si è oggi orientata sul centro della moderna enologia: il controllo dell’ossigeno.
Gli obiettivi per Diam nell’immediato futuro si concentrano infatti sostanzialmente in due direzioni: nuove permeabilità e controllo di ossigeno e tempo mediante il tappo.
Considerando che ogni vino ha esigenze specifiche in termini di scambi gassosi, proprio a partire da quest’anno Diam ha proposto sul mercato un’opzione di permeabilità più aperta per i suoi tappi dedicati ai vini da lungo invecchiamento: Diam 10 e Diam 30.
Così ne ha parlato Dimitri Tixador, Responsabile permeabilità del reparto R&S di Diam Bouchage: “Finora, per i vini da lungo invecchiamento, abbiamo proposto una sola permeabilità – molto bassa – particolarmente adatta per la lenta evoluzione in bottiglia. Per vini dal profilo più riduttivo, i nostri clienti ci hanno richiesto un tappo con un maggiore apporto di O2“.
Un conseguimento simile – risultato di oltre 3 anni di studi e calcoli precisi sull’apporto di ossigeno attraverso il tappo – è una prodezza tecnologica ma al contempo solo l’inizio di un importante progresso in termini di tappatura: “Domani, i nostri clienti imbottiglieranno lo stesso giorno lo stesso vino, con Diam diversi in funzione della destinazione della bottiglia e dell’evoluzione del vino voluta dal suo creatore. I consumatori avranno la possibilità di ordinare bottiglie di uno stesso vino per degustarle al meglio in momenti diversi!“, ha confermato Bruno de Saizieu, direttore commerciale Diam.
Stessa garanzia di sicurezza, diverse permeabiltà. Il confronto tra Diam e tutti gli altri tappi in commercio in termini di O2 rilasciata, denominata OIR (Oxygen Initial Release), e OTR (Oxygen transfer rate), presenta un divario praticamente incolmabile.
Le gamme Diam (vini fermi) e Mytik Diam (vini spumanti) propongono già diversi livelli di permeabilità e durata di vita meccanica. Resa possibile dall’omogeneità del sughero tecnologico Diam, questa offerta esclusiva sul mercato della tappatura dà ai clienti il potere di scegliere per i loro vini:
– Un tempo di invecchiamento ottimale, con una garanzia di resistenza meccanica del tappo a 2, 3, 5, 10 o 30 anni per evitare qualsiasi prematura ossidazione.
– Un apporto ideale di ossigeno in due fasi (rilascio dopo tappatura dell’O2 contenuto nel sughero, quindi trasferimento dell’O2 attraverso il tappo nel tempo) per uno sviluppo controllato degli aromi del bouquet di invecchiamento.
La tappatura è così destinata a diventare una scelta enologica decisiva per l’evoluzione del vino in bottiglia. Il messaggio di Diam Bouchage è chiaro e netto: “Controlla l’ossigeno e il tempo”.
[Sponsor Post]